L’ansia da ricarica della batteria del proprio smartphone? E’ sempre più diffusa e frequente, così come è sempre più diffuso e frequente lo smartphone al “centro” delle nostre giornate lavorative, o del nostro tempo libero.
A ricordarlo negli scorsi giorni è stato un interessante intervento da parte di Paolo Abati, Direttore generale di Estrea, una multiutility toscana nel settore dell’energia, che ha affermato come “tutti noi viviamo con gli smartphone sempre in mano, per qualsiasi attivita’, dal lavoro alla ricerca su internet nei momenti di pausa”.
Di qui, ha poi proseguito Abati, una situazione che “ingenera un costante terrore di rimanere con la batteria scarica, ma sarebbe buona abitudine cercare di fare scaricare il più possibile la batteria del cellulare e poterla ricaricare soltanto una/due volte al giorno, quando ce n’è veramente la necessita’, in modo da avere cosi’ un doppio effetto: da un lato, un risparmio di energia, perché se tutti adottassimo buone pratiche avremmo anche dei risparmi significativi; dall’altro faremmo durare di più le batterie dei nostri apparecchi, che sarebbero meno ‘stressate’ dalle continue ricariche”.
La sindrome dell’ansia da ricarica, che si manifesta con palpitazioni e sudorazioni eccessive, si manifesta principalmente di notte, visto e considerato che ben il 41% dei casi compaiono proprio nelle ore in cui si dovrebbe dormire. Segue la mattina, in cui ci sarebbe una vera e propria corsa per poter ricaricare il proprio cellulare prima di iniziare la giornata.
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